I militari golpisti sparano sulla folla ma il popolo honduregno resiste. Ecco le immagini e gli ultimi aggiornamenti

Pubblicato il da CLASSE OPERAIA


La stampa occidental omette volutamente di rifrire circa la grave repressione che in queste ore sta subendo il popolo honduregno ad opera dei militari golpisti. Obama, in chiara tattica attendista, tarda ad esternare la stessa indignazione espressa prontamente in occasione della contestaizone verde/borghese in Iran. Stesso stteggiamento "pilatesco" ostenta la politica itliana; nessuno, dall'estrema destra alla sedicente sinistra radicale, ha saputo denunciare con la dovuta fermezza il massacro di un popolo che resiste contro i nemici del socialismo reale in america latina. Fino a questo momento abbiamo sentito solo demagogiche frasi d'occasione ed effimera solidariatà di facciata e per attinegere  notizie ed immagni della resistenza honduregna bisogna  rivolgersi a fonti venezuelane  

 
IL GOVERNO SOCIALISTA DEL VENEZUELA INFORMA IL MONDO:

Il giornalista Angelo Palazzi si trova in Honduras e riferisce per Telesur sull'assalto che pochi minuti prima delle 3 del pomeriggio l'Esercito Honduregno ha sferrato nelle vicinanze della Casa Presidenziale, contro i manifestanti che esigono il ritorno del presidente Manuel Zelaya.  

 

Racconta di militari che si scagliano contro il sindacato dei tassisti che si è aggiunto allo sciopero generale, è stata ferita una persona di nome Ronny Javier Figueroa con una pallottola in testa,  sei sindacalisti dei tassisti sono stati portati nei carri della polizia e non si ha notizia
di dove siaono stati condotti.  

 

Confermata la morte di Rosel Ulises Peña, un lavoratore di Hondutel, l'impresa di telecomunicazioni Honduregne, l'operaio si è opposto ai militari che stavano entrando nell’azienda ed è stato travolto da un veicolo militare. Ci sono anche denuncie sulla detenzione del sindaco di San Pedro. 
Alla fine della giornata, non è stato possibile conoscere una cifra affidabile di feriti o morti.

Si parla di più di 15 feriti nelle fonti ufficiali, ma ufficiosamente si parla di più di 100. Il presidente Zelaya parla di 156, sebbene riconosce che, non essendo nel paese, non ha cifre esatte.  

  

Telesur ha mostrato immagini di alcuni arresti, come di colpi e spintoni ad uno dei suoi cameraman. Verso le 3 e mezza del pomeriggio la repressione poliziesca e militare nei paraggi della Casa Presidenziale si è intensificata. Bombe lacrimogene sono piovute sui manifestanti e nel contempo le forze repressive frustavano e reprimevano violentemente tutte le persone presenti nel posto. Adriana Sivory, inviata speciale di TeleSUR presente nel posto, informa della presenza di autobotti che lanciaano acqua a pressione sui manifestanti e bombe lacrimogene. Sivory riferisce anche di avere visto un ufficiale di polizia impugnare la sua arma, sebbene non si siano ascoltati spari.  

 

C'è un numero indeterminato di feriti che hanno cominciato ad essere soccorsi dai compagni di lotta e da alcuni servizi di emergenza presenti nell'area.  

 

Detenzioni 

 

Il dirigente campagnolo Rafael Alegría, riferisce a TeleSUR circa la detenzione di tre dirigenti sindacali del Servizio Nazionale di Energia Elettrica, come la possibile presenza di un franco tiratore nel Marriott. La giornalista di TeleSUR Adriana Sivory informa di avere visto come si portavano via davanti a lei due detenuti, uno dei quali dichiarava di essere minorenne.   

 

San Pedro Sula: c'è anche repressione
  
  

La deputata honduregna Silvia Ayala, del partito Unione Democratica di San Pedro Sula, conferma a Randolph Borges, Enza García e Dubal Maldonado, di YVKE Mondiale, che il sindaco di quella città, sul quale pesava un'ordine di detenzione, è riuscìto ad uscire dal paese attraverso un'ambasciata, ma denuncia la forte repressione della quale sono vittime le persone in detta città, la seconda più importante dell’Honduras. 

Ayala informa che ai deputati che si sono opposti al giuramento di fedeltà verso Roberto Micheletti in questo momento sono oggetto di persecuzione, pertanto, si sono nascosti.

 

Traduzione: Classe Operaia

 

Fonte: Ministero del poder popular   para la comunicaciòn y la infomaciòn –Venezuela-





























































































































































































































































































































Per le foto si ringraziano gli eroici reporter di TeleSUR

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